Ordinanza n. 10 - regolamentazione utilizzo area Bogn

IL SINDACO

Vista l’ultimazione dei lavori di “Valorizzazione del percorso ciclo-pedonale e dell’intera area fronte lago denominata “Bogn di Zorzino”; 

Ravvisata la necessità di regolamentare l’utilizzo dell’area a tutela della vivibilità e del decoro della zona, per salvaguardare il paesaggio e gli ambienti naturali e la sicurezza di tutti coloro che usufruiscono dell’area per passeggiate o per balneazione;

Visto l’art. 6 Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285;

Visto il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

ORDINA

-  il divieto di transito sulla strada di accesso all’area denominata “Bogn di Zorzino” utilizzata come percorso ciclo-pedonale, a tutti i veicoli motorizzati, con esclusione dei mezzi di soccorso, dei mezzi delle forze di polizia e di quelli autorizzati per l’espletamento di servizi, carico e scarico merci e per l’organizzazione di eventuali manifestazioni in loco;

- di riservare l’area parcheggio all’ingresso della località Bogn, all’esclusiva sosta dei velocipedi, vietando la sosta di tutti i veicoli a motore con rimozione forzata e fatto salvo il posizionamento di food-truck o altro mezzo mobile per la somministrazione di cibi e bevande autorizzato;

- di vietare, ai fini della prevenzione incendi, l’accensione di fuochi liberi e l’utilizzo di barbecue;

- di vietare il transito con animali di grossa taglia (cavalli, asini, mucche, ecc.);

- il divieto di campeggio e bivacco;

- il divieto di abbandonare rifiuti.

I trasgressori del presente provvedimento, per le violazioni al transito e alla sosta con mezzi motorizzati saranno puniti ai sensi del Codice della Strada, per la violazione agli altri divieti sono puniti con sanzione amministrativa di euro 50,00 a euro 300,00.

Gli Organi di Polizia Stradale di cui all’articolo 12 del Nuovo Codice della Strada sono incaricati della vigilanza per l’esatta osservanza della presente ordinanza.

Contro il presente provvedimento è possibile ricorrere al T.A.R della Regione Lombardia, ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 241/1990, entro 60 giorni o in via alternativo ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni